QUANDO GESU’ SCOMBUSSOLA I NOSTRI SCHEMI MENTALI – 6 CHIODI A DISPOSIZIONE – Angelo Nocent

01-pictures1629

L’ebreo Gesù di Nazareth ha cambiato profondamente l’idea di Messia che avevano i suoi padri . Il Battista che aveva letto e riletto il rotolo di Isaia, è il primo a rendersene conto. Ma le reali proporzioni di questo cambiamento appariranno solo alla fine, con la Passione. È come se Gesù  che  non ha mai parlato di sé come Messia né si è mai attribuito questo titolo avesse detto: «Aspettate a dire che sono il Messia; ditelo quando mi avrete visto sulla croce e mi avrete incontrato come Risorto. Solo allora, confessandomi come Messia, saprete quello che dite».
Proprio per questa ragione Giovanni il Battista che non ha fatto in tempo a vederne il compimento, ne è rimasto spiazzato.


05-aggiornato-di-recente719

1-battistaIn quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete:

  1. I ciechi riacquistano la vista,
  2. gli zoppi camminano,
  3. i lebbrosi sono purificati,
  4.  i sordi odono,
  5. i morti risuscitano,
  6. ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:

  • «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere?
  • Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere?
  • Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista;ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

LUI HA VACILLATO

Il Battista in prigione, va rendendosi sempre più consapevole che il  Messia annunciato sembra di tutt’altra pasta:

Io, il Signore, ti ho chiamato e ti ho dato il potere di portare giustizia sulla terra.
Io ti ho formato e per mezzo tuo farò un’alleanza con tutti i popoli e porterò la luce alle nazioni.
7Aprirai gli occhi ai ciechi, metterai in libertà i prigionieri,  e tutti quelli che si trovano in un’oscura prigione.(Is 42,6-7)

Guarda caso, lui è in prigione e Gesù non muove un dito per liberarlo. Non va nemmeno a trovarlo. Forse in cuor suo aspirava a diventare discepolo di colui che aveva additato come l‘Agnello di Dio. Sicuramente alla scuola del Maestro, avrebbe cambiato mentalità , lui l’araldo del metanoeite, ossia del cambiamento, della conversione,  avrebbe fatto bella figura nel gruppo degli apostoli, sarebbe potuto diventare un grande evangelizzatore … Ma Gesù non gli ha mai detto: “Seguimi!”. Come mai ? 

Al Battista i conti non tornano. Ma essendo lui persona retta, che rifugge dai  pregiudizi, proprio per questa sua onestà intellettuale, sente il bisogno di mandare a chiedere spiegazioni. E le ottiene: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete…”. Un uomo doppiamente in catene, sia in senso fisico che per via di quel legame profondo con la tradizione, fatica ad aprirsi alla NOVITA’ portata da Gesù, così diversa dalle profezie. Contrariamente a quanto lui aveva predicato alle folle nel deserto, (“Ormai la scure è alla radice degli alberi” (Mt 3,10), lo sconvolge il fatto che il Cristo, l’unto del Signore, non giudichi, non condanni ma prenda le difese anche degli indifendibili, guarisca, perdoni… senza distinzioni.
Purtroppo, lui non farà in tempo ad essere un testimone del Crocifisso-Risorto venuto nel mondo proprio per dare la vita, perché ha i giorni contati. 

giovanni-battista-salome-tiziano
04-logo-gr26

03-logo-gr27

12-pictures1620

10-logo-gr24

1-pictures1622

CLAUDIA_KOLL.jpgIn un’intervista rilasciata a Il Giornale, la famosa attrice racconta la sua nuova vita cominciata nel 2000 con la conversione e come mamma di un ragazzo in affido, Jean Marie, originario del Burundi.

“Mi vedo più luminosa di prima, vedo la gioia nel cuore di avere una vita piena, intensa e ringrazio il Signore perché, se non l’avessi incontrato, la mia vita non avrebbe sapore.
Da 15 anni giro il mondo con una missione: annunciare la misericordia e la grazia di Dio. E poi c’ è un impegno concreto, l’associazione Le opere del Padre, che opera in Africa e soprattutto in Burundi. Oltre a questo, il Signore mi ha donato un ragazzo, venuto in Italia dal Burundi per essere curato, che poi il tribunale ha affidato a me da quando aveva 16 anni. Oggi ne ha 23. E poi c’è anche l’Accademia di recitazione, dove mi occupo dei ragazzi. Insomma ho una vita piena nel mondo: prendere i voti ed entrare in convento non è la scelta che il Signore mi ha chiamato a fare”.

11-pictures1621

08-logo-gr25

07-pictures1627

03-logo-gr27

06-pictures1628

02-logo-gr28