CHIARA SCARDICCHIO LA “SECCHIONA” – Angelo Nocent


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SAM_5943Ieri sera (14 Aprile 2016), Veglia di Preghiera per le VOCAZIONI in Santa Maria della Crocecon il Vescovo di Crema Oscar Cantoni che ha molto insistito di imparare a RINGRAZIARE, ancor prima di chiedere.

Ha usato questa immagine: “LA MEMORIA DEL CUORE“. Significa riconoscere i doni: la vita, la salute, gli affetti, l’amicizia, l’educazione…

Il perché dell’insistenza è per il fatto che ringraziare non ci viene naturale. Senza andare lontano, dire grazie alla mamma non è di tutti i giorni…Ma se “dire grazie” ci costa fatica, figuriamoci se si tratta di ringraziare nella fatica, nella sofferenza, o, addirittura, benedire e ringraziare la morte! Può apparire una cosa da “fuori di testa”. Eppure, secondo il vescovo Oscar, non è così: ci sono persone che si sono allenate al ringraziamento a partire da queste situazioni, hanno imparato a dire grazie anche in contesti di vita che , a prima vista, sembrano insensati, inumani, fallimentari.

Tra queste persone, c’è CHIARA SCARDICCHIO, mamma e docente e ricercatrice in Pedagogia, che ha fatto questa esperienza e ne è uscita TRASFORMATA, grazie al dono della fede.

Sulla fede ho memorizzato questa espressione: “Ritrovare la fede è più che ritrovare la vista” (si riferiva a una donna arrabbiata con Dio, andata a Lourdes a metterlo alla prova: vediamo se mi ridà la vista. In quel clima, ha ritrovato la fede, non la vista. E sul luogo, ora c’è un monumento a ricordo dei passanti.

E ancora: “La fede è guardare le persone con amore, ossia con lo stesso sguardo con cui le guarda Dio“.

Io credo in te, Signore, ma aumenta la mia fede“.

Chiara Scardicchio 1Antonia Chiara Scardicchio è nata a Bari nel 1974, ma racconta di essere rinata una seconda volta undici anni fa quanto ha dovuto ripensare totalmente la sua esistenza nel vivere l’avventura della maternità con una bimba speciale, Serena. Chiara Scardicchio è anche docente e ricercatrice in Pedagogia all’Università degli Studi di Foggia e si occupa dal 1997 di progettazione e formazione nei contesti dell’educazione e della cura.

È autrice di alcune pubblicazioni: Logica e Fantastica. “Altre” parole nella formazione (Ets, 2012); Il sapere claudicante. Appunti per un’estetica della ricerca e della formazione (Mondadori, 2012); Adulti in gioco. Progettazioni formative tra caos, narrazione e movimento (Stilo, 2011). Di recente ha pubblicato il volumetto Madri… Voglio vederti danzare, un libro che racconta del suo amore per Serena ma in generale dell’essere madri e genitori in un percorso fatto di dolore, redenzione, bellezza (presentato a Rimini lo scorso 7 marzo). Un “breviario di felicità” nato su iniziativa di un’amica di Chiara: Antonella Chiadini, medico e giornalista riminese, per contribuire a sostenere la spesa per il sostegno scolastico di Serena, quest’anno negato a causa di un ennesimo taglio alla spesa pubblica.

Che cosa ha significato per lei scoprirsi madre di una bimba come Serena?

Ho sempre basato la mia vita e la mia professione sulla parola. Le parole (tante) che uso per relazionarmi agli altri, le parole che leggo e che scrivo nel mio lavoro di insegnante e ricercatrice e per passione. Provate a pensare che paradosso per me trovarmi ad essere madre di una bimba che non parla.

All’inizio anch’io mi sono trovata senza parole, chiusa nel mio dolore e nel mio silenzio, ho smesso di scrivere e avevo sempre meno voglia di parlare. Poi nel silenzio ho trovato parole nuove e questa è stata per me una seconda nascita. Scrivere per me è diventato anche un modo di prendermi cura di me stessa, di conoscermi, di resistere e di sbrogliare i miei pensieri, dando un nome alle mie paure. Ma soprattutto scrivo per raccontare ad altre madri la possibilità di vivere in maniera nuova e diversa la propria maternità.

CONOSCIAMO LA PROFESSIONISTA

CONOSCIAMO LA DONNA DI FEDE

Maria1

Nel Santuario mariano, non poteva mancare il riferimento a Maria, qui venerata come Signora della Croce ed è stato invocato il suo aiuto per diventare uomini e donne, adolescenti e giovani, fuoriclasse in riconoscenza; esperti di ringraziamento e maestri di lode:

Dio ha fatto in me cose grandi,
lui che guarda l’umile servo
e disperde i superbi nell’orgoglio del cuore.

L’ANIMA MIA ESULTA IN DIO MIO SALVATORE
L’ANIMA MIA ESULTA IN DIO MIO SALVATORE
LA SUA SALVEZZA CANTERÒ.

Lui, Onnipotente e Santo,
Lui abbatte i grandi dai troni
e solleva dal fango il suo umile servo.
Rit.
Lui, misericordia infinita,
Lui che rende povero il ricco
e ricolma di beni chi si affida al suo amore.
Rit.
Lui, amore sempre fedele,
Lui guida il suo servo Israele
e ricorda il suo patto stabilito per sempre.
Rit.

FORSE LE VOCAZIONI PASSANO

ANCHE ATTRAVERSO LA MIA VOCAZIONE, 

DONO E MISTERO

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LUCE DI VERITÀ (G. BECCHIMANZI-S. PURI-C.GIORDANO)

  • Luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità, Spirito Santo Amore.
  • Dona la libertà, dona la santità, fa’ dell’umanità il tuo canto di lode.
  1. Ci poni come luce sopra un monte: in noi l’umanità vedrà il tuo volto Ti testimonieremo fra le genti: in noi l’umanità vedrà il tuo volto Spirito, vieni.
  2. Cammini accanto a noi lungo la strada, si realizzi in noi la tua missione. Attingeremo forza dal tuo cuore, si realizzi in noi la tua missione. Spirito, vieni.
  3. Come sigillo posto sul tuo cuore, ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Hai dato la tua vita per salvarci, ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Spirito, vieni.
  4. Dissiperai le tenebre del male, esulterà in te la creazione. Vivremo al tuo cospetto in eterno, esulterà in te la creazione. Spirito, vieni.
  5. Vergine del silenzio e della fede l’Eterno ha posto in te la sua dimora. Il tuo “sì” risuonerà per sempre: l’Eterno ha posto in te la sua dimora. Spirito, vieni.
  6. Tu nella Santa Casa accogli il dono, sei tu la porta che ci apre il Cielo Con te la Chiesa canta la sua lode, sei tu la porta che ci apre il Cielo Spirito, vieni.
  7. Tu nella brezza parli al nostro cuore: ascolteremo, Dio, la tua parola; ci chiami a condividere il tuo amore: ascolteremo, Dio, la tua parola. Spirito, vieni.