UN METODO DI LETTURA (POPOLARE) DELLA BIBBIA – Angelo Nocent

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IL SENSO DEL CAMMINO
metodo, dinamica, caratteristiche

1. Il metodo
“Numerose ‘comunità di base’ pongono al centro delle loro riunioni la Bibbia e si propongono un triplice obiettivo:

  • conoscere la Bibbia,
  • costruire la comunità e
  • servire il popolo.

Anche qui l’aiuto degli esegeti è utile per evitare attualizzazioni poco fondate. Ma è motivo di gioia vedere gente umile e povera prendere in mano la Bibbia e dare alla sua interpretazione e alla sua attualizzazione una luce più penetrante dal punto di vista spirituale ed esistenziale, di quella che viene da una scienza sicura di se stessa”.

Queste parole, che la Pontificia Commissione Biblica scrive nel documento L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, IV C 3, sono le più giuste ed autorevoli per definire il senso del cammino della lettura popolare. È una ricerca che non nasce a tavolino o dal lavoro di alcuni intellettuali, ma in mezzo alla gente semplice delle comunità cristiane.
E un cammino che porta con sé un metodo, pensato e vissuto come meta-hodòs cioè “quello che ci fa camminare”. Il metodo per noi, più che una tecnica è l’atteggiamento che uno assume dinanzi alla parola di Dio.

Spesso noi ci chiediamo:

  • In che modo la Parola può laccare il cuore delle persone e accenderlo nuovamente,
  • come Gesù aveva fatto con i discepoli di Emmaus, così che la gente senta che la Parola è viva e non astratta o dottrinale?
  • In che modo i semplici possono crescere in autonomia nell’interpretazione della Parola e non in totale dipendenza dal prete o dall’esegeta?
  • Come questa Parola può far nascere la forza dell’interpretazione e della profezia, e far capire l’importanza della preghiera e della celebrazione?

Le risposte a queste domande vengono da tutti noi, dalle nostre ricerche ed esperienze e spesso si incontrano durante il cammino. Il metodo, allora, è mettersi in cammino e imparare, cercando di cogliere una determinata visione della Sacra Scrittura e della rivelazione.
L’obiettivo ultimo è scoprire, assumere e celebrare la parola di Dio che esiste nella nostra vita di oggi.

“Oh, se ascoltaste oggi la sua voce!” (Sai 95,7)

Riprendendo un’immagine cara ai Padri della chiesa, possiamo dire che gli avvenimenti della vita sono come una pittura rovinata, una tela stracciata, fatta in mille pezzi. In essa, il volto dipinto nel giorno della creazione, un volto capace di darle unità e valore, è divenuto quasi irriconoscibile. La storia dell’Antico Testamento è la storia di come questi pezzi, tagliati e dispersi, cominciarono ad essere raccolti e messi assieme, ricomponendo così, poco a poco, la vita e il suo splendore. Fino a quando, con la resurrezione di Gesù, tutti i pezzi si unirono, eliminando gli strappi e rivelandone il volto in pienezza, il volto di Dio.
L’interpretazione della Bibbia quindi ha come scopo di farci scoprire le tracce di questo volto nei pezzi rotti e rovinati della nostra vita, e orientarci sul come dobbiamo condurre la nostra storia, affinché, anche in essa, i pezzi si uniscano, scompaiano le macchie e si riveli in tutta la sua pienezza il volto splendente, armonioso e divino della vita che è in noi.Tutto ciò è possibile quando la lettura parte da tre preoccupazioni di base.

  • La prima è tener conto della vita, con i suoi problemi e le sue slide, che mettono in questione la fede e minacciano la vita.
  • Poi, aver ben presente la fede della comunità, la quale crede clic la Bibbia è parola di Dio e che Gesù è vivo e presente con il suo spirito e la sua forza.
  • Infine, avere un grande rispetto per il testo, evitando ogni tipo di manipolazione o riduzione del suo senso.

LA VITA

Si parte dalla vita per servire la vita
La vita è il punto di partenza, ma anche lo scopo finale; trasformare la realtà personale, familiare, sociale, politica ed ecclesiale, è il cammino per chi si accosta ai testi sacri.
La Parola è presente nella vita e la Bibbia ci aiuta a scoprire dove e come Dio parla. Anche i padri della chiesa, tanti secoli fa, lo sostenevano dicendo che Lui ha scritto due libri:

  • -il libro della vita, in cui tutti noi siamo parola di Dio. Il Signore ci parla e ci incontra attraverso i fatti, le persone. È là che noi dobbiamo dialogare con Lui. Ma a causa del peccato si fa fatica a leggere il libro della vita. Perciò lo Spirito Santo ne ha scritto un altro.
  • -il libro della Bibbia, che ci aiuta a leggere ed interpretare la vita, ci restituisce lo sguardo contemplativo per poter scoprire e spiegare la storia delle persone, ci aiuta a guardare la realtà con gli occhi di Dio. Oggi la vita è opaca, non ci parla più di Lui, ma se leggiamo la Parola, la vita si trasforma, diventa trasparente e ci fa incontrare il Signore.

Partire dalla realtà significa portare dentro i testi sacri le nostre domande, le nostre preoccupazioni, i problemi della vita e gli interrogativi della storia di oggi.

LA COMUNITÀ
Il popolo di Dio è soggetto di interpretazione
La Bibbia è il libro della comunità. Anche durante la lettura individuale gli oppressi dell’America latina sanno che stanno sfogliando e contemplando il loro “album di famiglia”. Per questo, molto spesso la lettura biblica è fatta comunitariamente, in piccoli gruppi. Essa è un atto di fede, un’esperienza di preghiera, una pratica comunitaria. La Bibbia è l’espressione vivente di una comunità credente che ha letto ed interpretato la propria storia alla luce dell’evento pasquale.
Per questo gli esegeti, gli studiosi sono chiamati ad uscire dai loro santuari speculativi per mettersi al servizio della gente semplice e ad aiutare il popolo nella scoperta della profonda connessione tra Bibbia e vita.

IL TESTO
Conoscere la Bibbia rispettandone il testo
La gente povera e semplice desidera leggere le pagine della Sacra Scrittura non per saperne di più o per aumentare le proprie conoscenze bibliche e storiche, né per vedere se ciò che è scritto è giusto o sbagliato, vero o falso, ma per essere illuminati sulla propria vita, per scoprire ed incarnare il Vangelo nell’esistenza quotidiana. La gente vuol essere aiutata dalla Parola a scoprire come e dove Dio si fa presente ed opera. Si crea così un clima di preghiera e di ascolto della Spirito, che è il grande protagonista dell’ispirazione (cfr. 2 Cor 3,12-17).

Occorre una lettura obbediente, un atteggiamento di ascolto e una disposizione al cambiamento e all’impegno. Traspare qui uno stile di fedeltà, di chi non solo ascolta la Parola, ma cerca anche di metterla in pratica.

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I tre criteri, VITA – COMUNITÀ – TESTO, sono tre angoli ili visuale specifici.
Ogni angolo ha le sue caratteristiche e le sue esigenze, che nella lettura si articolano tra loro per realizzare l’obiettivo comune: ascoltare Dio oggi.

  • Comunità
  • Fede – Orazione
  • Vita
  • Servire la vita
  • Testo
  • Studiare li testo

2. La dinamica interna
Nel processo della lettura della Parola esiste una dinamica interna che occorre rispettare e sviluppare. Il conoscere porta a creare comunità, a con-vivere. Il con-vivere spinge al servire. Il servire a sua volta stimola un conoscere più profondo… e così via. È una dinamica che non ha fine, e occorre ricominciarla sempre di nuovo. Inoltre, non importa da quale dei tre aspetti si inizia a leggere la Bibbia. L’importante è percepire che un aspetto non sirealizza senza gli altri due.
Conoscere la Bibbia. La lettura della Bibbia non può rimanere solo nello studio o nell’apprendimento di una serie di informazioni sulla storia e la vita del popolo ebraico o di Gesù Cristo. È una lettura che interpella e coinvolge.

Creare comunità.

  1. La Parola produce frutto: crea nuove relazioni, fa sorgere nuovi stili di vita, unisce le persone, forma comunità. È Parola vitale, esperienziale.
  2. La comunità nasce dalla Parola come il fiume dalla sua sorgente. Essa è il luogo in cui la Parola diventa carne e abita in mezzo a noi.
  3. La fedeltà a questa Parola spinge la comunità ad uscire da se stessa per un servizio al mondo, per costruire attorno a sé germi di nuova umanità.
    Servire la vita.
  4. L’ascolto porta all’azione, all’impegno. È parola arida e morta quella che non spinge a fare della nostra vita un servizio al Regno.
  5. Nella quotidianità della vita e nel posto in cui siamo, la Parola ci chiama a partecipare attivamente e concretamente alla storia che Dio sta costruendo con noi uomini e donne, una storia di fratelli e figli di uno stesso Padre.
  6. Questa pratica di vita è e chiede, a sua volta, una conoscenza più profonda della Bibbia e una partecipazione più intensa alla vita della comunità.

SI DEVE INIZARE DALLA BIBBIA O DALLA VITA  O DALLA COMUNITA?

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È indifferente; l’importante è che questi tre elementi siano presenti. Sono come il caffelatte con lo zucchero. A qualcuno piace con più caffè, a qualcun altro con più latte o con più zucchero. Un pericolo è che qualcuno arrivi a pensare di saper tutto, quindi di non aver bisogno degli altri. Un altro pericolo è di leggere la Bibbia tenendola slegata dalla realtà. Ciò che è importante è costruire e mantenere un clima di dialogo aperto anche a tensioni salutari e creative. Poi ognuno sarà portato più allo studio o al servizio o alla dimensione sociale, ma tutti devono dialogare tra loro e imparare dagli altri.

  • 3. Le caratteristiche
    Quando si parla di lettura popolare non si vuol dire che lo studio è di seconda categoria, ma che la metodologia usata per lo studio si radica nella convinzione che:
  • – tutti sono alunni e maestri allo stesso tempo;
  • – ciascuno di noi ha qualcosa da dare e da ricevere;
  • – ciò che conta non è solo il contenuto (il sapere), ma sono altrettanto importanti le modalità con cui si costruisce e si produce insieme il sapere.

Tutto questo crea un profondo cambiamento e aiuta le persone a scoprirsi, a valorizzarsi, ad aumentare la fiducia in se stessi. Fa del povero che non vale niente, della gente semplice che conta poco, e di coloro che cercano il senso profondo della vita, persone che hanno molto da dire e da offrire anche nel campo del sapere.

Bibbia

 LA LETTURA POPOLARE  accentua tre aspetti nell’analisi dei testi biblici:

  • Analisi letterale. Lo studio del testo comincia con una buona analisi letterale; essa è la condizione per poter penetrare in profondità. Il testo è come un’opera d’arte. Occorre dare importanza a come è fatto, è scritto, è strutturato; è importante coglierne le parole, le frasi, le immagini.
  • Analisi storica. Il testo è frutto della storia dell’epoca. Si cerca di cogliere la situazione storica e culturale, i confini socialidell’epoca in cui il testo è inserito. A questo livello molti adottano come strumento la cosiddetta lettura dei quattro lati: economico, sociale, politico e ideologico.
  • – Analisi ermeneutica. Si scopre qual è la posizione del testo nella storia di quel periodo e quale buona notizia è stata proclamata in quel momento. Quando si coglie il messaggio del testo, l’interpretazione si trasforma in orazione, condivisione e impegno quotidiano.

La lettura popolare aiuta ciascuno di noi e le nostre comunità ad aprirsi al dialogo ecumenico. La Bibbia è posta nelle mani delle Chiese cristiane : cattolici, protestanti, ortodossi. Per ciascuna di esse è alimento, fonte e incontro vivo con il Cristo risorto. Cercare di sentirci fratelli e sorelle nello stesso Cristo, conoscerci un po’ di più e scambiarci le reciproche ricchezze dello Spirito è una dimensione importante della nostra lettura biblica.

LA LETTURA POPOLARE: SINTESIbibbia-cammino

  • Parte dalla realtà concreta, dalla vita e dalla storia della gente, soprattutto di che soffre.
  • E fatta in comunità, a partire dalla fede comune e in vista della sua crescita.
  • Rispetta il testo, non lo manipola né lo riduce, ma lo sa ascoltare.
  • Crea il legame fra la fede e la vita.
  • E ecumenica e liberatrice.
  • Stimola e richiede impegno concreto
  • Realizza l’obiettivo della Bibbia: in Gesù Cristo rivela il Dio con noi!

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