IL CONOPEO PASQUALE VISTO DA VICINO – don Roberto

1-1-_Scan10587Per chi entra nella chiesa di Monte Cremasco in questi giorni del tempo pasquale, il conopeo della foto (così si chiama la tendina che sta davanti alla porticina del tabernacolo) è ancora visibile. Apparentemente, sembra un disegno naïf  riprodotto su seta da brava ricamatrice.

Ma il parroco, don Roberto, ha pensato di trasformare questa suppellettile liturgica che orna l’altare in un segno che introduce nell’ Oltre, nel Mistero che è tale proprio per la troppa luce che emana. Con i fragili occhi che ci ritroviamo, l’Ineffabile, l’Indicibile,  non va affrontato di petto per non restarne accecati, ma di lato, da dove arriva una luce riflessa, attenuata, sopportabile, illuminante quanto basta alla nostra capacità di speculazione. Così, sul trimestrale della Parrocchia UN POPOLO IN CAMMINO, il Pastore ha sviluppato la sua riflessione:

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