PENTECOSTE E’ CONOSCERE IL CUORE DI DIO – Angelo Nocent

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Oggi, lunedì di Pentecoste, nella mia parrocchia è ancora festa: si festeggia la MADONNA DELLE ASSI, Rosa Mystica,  ora piccolo santuario Mariano, secoli fa probabilmente una devota cappella fatta di assi, in ricordo di una tramandata apparizione della Madonna – solo verbale e senza documenti storici –  a una ragazza del lugo. Tradizione così sentita che, annualmente, presenzia anche il Vescovo.

14-SAM_5937Il vescovo di Crema OSCAR CANTONI e il parroco Don ROBERTO SANGIOVANNI

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1-Scan10036Oggi però, prima di recarmi alla Messa, sono andato a rileggermi un’omelia di Pentecoste del monaco BENEDETTO CALATI che fu Priore Generale della congregazione camaldolese dell’Ordine di San Benedetto.

Prima sorpresa: nel volumetto ho trovato un tovagliolo di carta e un foglietto con degli appunti.

1-Scan10033Riprendo il testo:

“Parlare di Eucaristia vuol dire parlare di

  • corpo
  • casto
  • offerto in sacrificio
  • per voi: persone in relazione ristretta
  • per tutti: in relazione estesa
  • nuovo ed eterno patto: amore indissolubile.

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In questi appunti leggo, con  stupore, un’aspirazione del cuore che non è di oggi ma che impegna fino al midollo:

Globuli Rossi

  • vuol dire diventare donatori di sangue, ossia di se stessi, sulla via indicata da Gesù.
  • Vuol dire: mettere Dio davanti a tutto e a tutti.
  • Il farsi prossimo è la conseguenza logica.

Se l’avvenire è nelle mani di Dio, meglio di così non potrebbe andare.

Il dolore senza fede è insopportabile.

La nostra vita ormai è nascosta con Cristo in Dio” (Col 3,3). Sotto l’insegna della Croce e dello Spirito.

Globuli Rossi,

  • a partire dal giovane ricco di cui parla il Vangelo, vuol dire mettersi nell’ottica della volontà di Dio.
  • Una sequela Christi che mette sempre Dio davanti a tutto e a tutti.
  • Si può essere poveri di denaro ma ricchi di se stessi, superbi e, illusoriamente, bastanti a se stessi.

E’ morto per i nostri peccati. E’ risorto per la nostra salvezza.

Globuli Rossi

  • vuol dire avere coscienza di essere sorelle e fratelli del Risorto
  • e portare l’annuncio che il Signore non è nel sepolcro ma il Vivente.

1-Scan10036Ma torniamo a Padre Calati (6 Giugno 1976).

Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Gv 20,22-23).

“La Chiesa si presenta al mondo, al termine del cammino pasquale, come una comunità di perdono.

  • Lo Spirito del Padre e di Gesù è l’Amore che risiede ormai in noi;
  • è solo lui la remissione del nostro peccato;
  • ed è per lui e con lui che noi possiamo presentarci come comunità di perdono, di benevolenza, di mutua accoglienza;
  • comunità di consolazione, di conforto, di pace, di gioia;
  • comunità che annunzia il regno di Dio già inaugurato qui in terra”.

Prosegue il monaco:

“Credo che il mondo abbia un bisogno particolare di conforto, di speranza, che non sia però la solta  parola palliativa, una consolazione na buon mercato, ma un vero conforto che garantisca una novità di  vita e di situazione. Ora, questa novità è data precisamente dalla benevolenza con cui siamo stati accolti da Dio, sì che lo possiamo chiamare Padre; ed è lo Spiirito Santo che ci garantisce in questa nuova realtà. Siamo stati perdonati da Dio.

Lo Spirito Santo che ci fa gridare a Dio come Padre, ci fa anche capire il travaglio dell’attesa di Dio per il ritorno a lui dell’uomo”.

Poi il monaco prende in esame la parabola del “figlio perduto” che sarebbe lungo riprodurre.

Da un’altra parte il p. Calati scrive: “Tutta la rivelazione biblica si presenta come lo spasimo di Dio per l’uomo. Gregorio Magno voleva che si leggessero le Scritture proprio per imparare a conoscere “il cuore di Dio”: Disce cor Dei in verbis Dei. La parola di Dio ascoltata è una scuola di conoscenza del cuore di Dio”.

Ce lo conferma l’evangelista Giovanni in 14, 26: ”ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto”.

Egli ci insegna ogni cosa e ci fa ricordare tutte le parole del Cristo. Lo Spirito Santo è anche Spirito di memoria e tante volte Egli che vive nei nostri cuori ci ricorda delle cose dimenticate anche della parola di Dio e quando testimoniamo di Lui ci sostiene e ci fa ricordare. Egli disse un giorno: ”E quando vi arresteranno per portarvi in tribunale, non preoccupatevi di quel che dovrete dire: dite ciò che in quel momento Dio vi suggerirà, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo” ( Mar 13,11).

Così ho tratto la conclusione condensata nel titolo:

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E GLOBULI ROSSI 

  • vuol dire diventare donatori di sangue, ossia di se stessi, sulla via indicata da Gesù.
  • Vuol dire: mettere Dio davanti a tutto e a tutti.
  • Il farsi prossimo è la conseguenza logica.

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